Il primo incontro del "Dialogo di Pace", tenuto il passato 11/04/2014, voluto dall’UNASUR, con la partecipazione del Nuncio apostolico -Aldo Giordano- come rappresentante del vaticano e promosso da tutta la comunità
internazionale, quello in cui alcuni ingenui avevano messo delle speranze di
miglioramento della situazione del paese, non è risultato altro che un fallace spettacolo
televisivo di mezzetinte, una deplorevole dichiarazione di conformismo e
rassegnazione da parte della MUD (Tavolo dell’Unità Democratica),
organizzazione che fino un anno fa conservava ancora una posizione rispettabile
nel rappresentare la coalizione dell’opposizione, fino al giorno in cui il
leader ed ex candidato alla presidenza della repubblica, Henrique Capriles
Radonky, dopo le elezioni del 14/04/2013 decise di mollare le migliaia di
denuncie provate della frode elettorale e il sollecito di una verifica a
mestiere dell’intero processo elettorale per confermare la validità di un
Consiglio Nazionale Elettorale parzializzato e corrotto come istituzione e di
accettare i risultati pubblicati come veritieri, pensando così di poter
risparmiare un po’ di sangue dalle strade e dalla propria coscienza.
Forse
Capriles non è un venduto come tanti pensano, a me sembra piuttosto uno che sogna
con un dialogo democratico, volendo coprire il sole con un dito, perche in
Venezuela di democrazia nel governo è rimasta soltanto quella apparenza forzata
che cercano disperatamente di mantenere con questi spettacoli dove Maduro e i
suoi camaradas si giocano ogni giorno la complicità che fino ad oggi li hanno
brindato generosamente i presidenti delle nazioni vicine in cambio soltanto di
costosi regali, finanziamento di campagne politiche e di petrolio e più petrolio a prezzo di “amicizia” e con
comodissime forme di pago …mentre nel retroscena, ovvero le strade e piazze
venezuelane avviene la dinamica che non può essere coperta dai telegiornali
nazionali, che sono tutti censurati, quella che noi venezuelani stiamo cercando di far arrivare
ad ogni angolo del pianeta grazie alle reti sociali, dove i veri protagonisti
sono in tanti: studenti, società civile, famiglie e anche uomini e donne della
politica che hanno scelto di scendere e lottare pacificamente contro un governo
totalitario e dittatoriale, per difendere i propri valori e ideali, con il
desiderio di riscattare al proprio paese dal sequestro cubano, rischiando così
la propria libertà e la vita.
la stretta di mano tra Maduro e Capriles per assicurare lo scatto che doveva girare il mondo in segno di un'accordo |
In un dialogo coerente e sensato doveva essere trattato
l’argomento delle torture, documentato con il sostegno del Foro Penale
Venezuelano e di Amnesty International.
Dovevano essere portati a Miraflores i casi di repressione e
omicidi, come quello dei assassini di Basil Da Costa, pienamente identificati in
video lo stesso 12 aprile, data della morte del ragazzo; o il crudele caso di
Geraldine Moreno, assassinata, sparata direttamente in faccia; si sono
dimenticati di José Mendez, investito da un fuoristrada di PDVSA, essendo il
suo assassino identificato e libero; e della funzionaria della Guardia
Nazionale Bolivariana, anche lei libera dopo di essere identificata con i video
che provano le brutali aggressioni compite con un casco contro Marvinia
Jimenez; nessuno ha parlato del violentamento con un fusile a Juan Carrasco o
del caso forse più crudele di tutti, la giornalista incinta, Adriana Urquiola,
tra altri casi con colpevoli riconosciuti e confessi.
Si sono dimenticati dell’oppressione del regime cubano, dei
fratelli Castro, nessuno ha pronunciato parola sull’Avana, i militari o la
sovranità.
Altri argomenti tralasciati sono stati gli attacchi dei
collettivi armati al quartiere Los Ruices, o alle finestre e palazzi del 23 de
Enero, La Isabellica in Valencia, Caricuao o Petare, Palaima o La Paragua a Maracaibo, i delitti di lesa umanità,
la repressione, la tirannia e il narcostato… come mai se sono proprio questi i
motivi che continuano a fare da combustibile per le proteste?
Le dichiarazioni di Machado, Ledezma ed Smolanky riguardo al "Dialogo di Pace"
Questi scarsissimi rappresentanti dell’opposizione scelti a
dito e convenienza per partecipare in questa farsa si sono ressi partecipi
per negoziare semplicemente un'infida stabilità, e qualche carico tra il
Consiglio Nazionale Elettorale e il Tribunale Supremo di Giustizia, il tutto in
cambio di lavare la faccia al Governo davanti agli occhi della comunità internazionale
che cominciava ad annunciare provvedimenti seri, quelli che si prendono di
solito contro le dittature crudeli e repressive, quelle che calpestano i
diritti umani come la dittatura di Maduro. Nel frattempo però, i venezuelani
non possono aspettare, non possono affidare il proprio destino ai dialoghi tra
questi rappresentanti che poco ci rappresentano.
Si cerca urgentemente... "l'uscita dell'uomo dallo stato di minorità... Minorità è l'incapacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro. Imputabile a se stesso è questa minorità, se la causa di essa non dipende da difetto d'intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di far uso del proprio intelletto senza essere guidati da un altro. Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza!"
Inmanuele Kant
La lotta è per le strade, chi si stanca perde!
Redazione: