lunedì 24 marzo 2014

Venezuela arrestati e condannati a 10 mesi di carcere gli italovenezuelani Scarano e Lucchese

Venerdì 21 marzo 2014
Caracas (Venezuela) - Un San Giuseppe molto amaro per oltre un milione di italiani ed italo-venezuelani che vivono in Venezuela, nel giorno in cui in Italia si festeggia il papà, due noti e  amati compatrioti, che ricoprono o per meglio dire ricoprivano incarichi pubblici in Venezuela, sono stati arrestati dalla polizia politica venezuelana il Sebin: il Sindaco di San Diego, Enzo Scarano, e il Direttore della Polizia dello Stesso Comune, Salvatore Lucchese, ambedue con doppia nazionalità (venezolana e italiana), sono stati condannati dal “Tribunal Supremo de Justicia” a 10 mesi di carcere per aver permesso che fossero innalzate le barricate durante le proteste antigovernative delle scorse settimane.
10 mesi e 15 giorni di reclusione nel carcere militare di Ramo Verde e destituzione dalla carica di Sindaco. Ecco, questi sono i provvedimenti presi dal “Tribunal Supremo de Justicia” nei confronti del primo cittadino di San Diego, l’italo-venezuelano Enzo Scarano. La sentenza è stata letta dalla magistrato Gladys María Gutiérrez Alvarado. Il connazionale è stato accusato di non aver seguito le disposizioni del TSJ e aver permesso che fossero innalzate barricate, durante le proteste antigovernative delle scorse settimane che il più delle volte si sono concluse con violenti scontri tra manifestanti e Forze dell’Ordine.
Salvatore Lucchese, era il direttore della Polizia del Comune di San Diego. Anche per Lucchese, che come il Sindaco Enzo Scarano dovrà scontare la pena di 10 mesi e 15 giorni nelcarcere militare di Ramo Verde,  l’accusa è di aver disobbedito alle indicazioni date dal “TSJ”.
Enzo Saraceno, Sindaco di San Diego
Chi sono questi due nostri connazionali e come sono arrivati ad incarichi pubblici di così alto livello nella loro città.
Enzo Scarano, oriundo di Nocera Inferiore in provincia di Salerno, cresciuto in Venezuela, è un noto imprenditore, molto attivo nella nostra Comunità Italo-venezuelana, per anni è stato Presidente del Club Italo (Centro Italo Venezuelano) di Valencia, ed ex  Vice presidente del FAIV - Federazione delle Associazioni Italo Venezuelane.
Salvatore Lucchese - Direttore della Polizia del Comune di San Diego
Salvatore Lucchese è nato a Salerno ed è arrivato in Venezuela molto piccolo assieme ai genitori, era il direttore della Polizia del Comune di San Diego sino al 19 marzo sera.
"Il caso dell’amico Enzo Scarano ci ha toccato particolarmente, non solamente per essere amico e connazionale, - mi dice Mariano Palazzo Presidente del FAIV -  ma anche perché tutti sappiamo con quanto impegno ha svolto il suo compito di “Alcalde del Municipio San Diego” al punto che rappresenta un orgoglio per la Comunità italiana che, a prescindere dal colore politico, apprezza il lavoro di un italiano, in e per il Venezuela".
Il Faiv in twitter esprime la sua solidarietà: 
FAIV manifiesta su cercanía y solidaridad con  ex vice presidente de nuestra institución.
La Console d'Italia di Caracas, Jessica Cupellini, con cui ho parlato al telefono l'altra sera,  mi ha confermato che sia Scarano che Lucchese hanno passaporto italiano e, quindi, godono della doppia nazionalità. Mi ha anche detto che, “è stata inoltrata la richiesta per la visita consolare per i due connazionali” e assicurato anche l’interessamento della nostra Ambasciata. 
Dei due nostri compatrioti si sta occupando anche l'Avvocato Alfredo Romero del Foro Penal de Venezuela, un organismo non governativo per la difesa dei Diritti Umani.
A San Diego, il piccolo comune dello Stato Carabobo, che ha come Capitale Valencia, dove è sindaco un altro nostro compatriota Michele Cocciola, non sono mancate manifestazioni di solidarietà nei confronti del Sindaco e della sua famiglia. La Giunta comunale, dopo una lunga e travagliata riunione, ha nominato Sindaco provvisorio Pablo Antonio Dominguez.
Mentre da parte governativa, Sandra Oblitas, esponente del Consiglio Nazionale Elettorale, ha dichiarato che prossimamente si provvederà a stabilire una data per indire nuove elezioni nel Comune di San Diego.
Il ministro degli Interni del Governo Maduro, Rodriguez Torres, nel commentare la sentenza del “TSJ” contro il Sindaco dell'opposizione di San Diego, ha dichiarato che “tutti i venezuelani hanno diritto a manifestare ed a protestare in maniera pacifica”. E ha aggiunto:
- E’ importante che si sappia che gli organismi dello Stato, in questo caso il Governo, agiscono in difesa dei diritti della maggioranza e non per proteggere quelli di un piccolo gruppo; un gruppetto che con la scusa del diritto alla protesta abusa, crea disagi al resto dei cittadini e cerca di creare problemi di governabilità  all’Esecutivo.
CRISI VENEZUELANA
La crisi politica scoppiata in Venezuela il 12 febbraio, quando le proteste anti-governative di studenti e forze politiche dell'opposizione, nate per chiedere al Governo Maduro più sicurezza, una diversa politica economica e un ripensamento al modello castro-comunista, a fronte di una carenza di alimenti di prima neccessità: latte, zucchero, farina, pane,ecc... medicine ecc...  sino a chiedere la rinuncia dello stesso Maduro. Le manifestazioni sono state represse da parte delle forze di sicurezza e di civili armati (Los Colectivos), gli scontri giornalieri che hanno prodotto - secondo i dati ufficiali - 31 morti 461 feriti e 1.854 arrestati.Dal 12 febbraio, gli oppositori del governo ed i sostenitori hanno marciato quasi quotidianamente con reciproche accuse, perché l'opposizione chiede la liberazione dei detenuti, il disarmo dei gruppi filo-governativi e porre fine alla repressione, e denuncia 40 casi di tortura documentata. Dall'altra parte l'accusa di Golpe fascista.L'instabilità in Venezuela ha portato i suoi vicini regionali a riunirsi per trovare una soluzione. L'Organizzazione degli Stati Americani ( OAS ) fa appello al dialogo, anche se Panama aveva chiesto misure efficaci, cosa che ha portato il Venezuela a rompere le relazioni bilaterali .L'Unione delle nazioni sudamericane (UNASUR) ha fatto un passo ulteriore, esprimendo il suo sostegno al governo di Maduro e annunciando la creazione di un comitato composto dai ministri degli Esteri del blocco regionale per accompagnare il dialogo nel quadro della Conferenza Nazionale per la pace.
In questa situazione difficile, molti sono italiani ed italo-venezuelani, che rimangono consapevolmente o inconsapevolmente coinvolti e molti sono gli arrestati, la nostra diplomazia è sempre intervenuta direttamente, con assistenza legale ed azioni diplomatiche indirizzate ai vertici della diplomazia venezuelana. 
Ricordo anche in questa occasione i suggerimenti del nostro Ministero degli Esteri, effettuati attraverso la nostra Ambasciata e Consolato d'Italia:
Alla luce delle recenti manifestazioni di protesta, degenerate spesso in scontri violenti nella capitale e in molte altre città del Venezuela, si raccomanda la massima cautela in tutti gli spostamenti nel Paese, tenendosi lontano da ogni assembramento ed evitando, in particolare, i luoghi dove sono previsti o sono prevedibili manifestazioni di protesta, mantenendosi sempre aggiornati sugli avvenimenti in corso. Si raccomanda, in particolare, di evitare spostamenti nelle ore serali soprattutto nello Stato Tachira e nella Municipalità di Chacao di Caracas, dove i disordini sono risultati più frequenti e intensi in questi ultimi giorni.

Si consiglia di seguire sempre le raccomandazioni del sito Viaggiare Sicuri del Ministero Affari Esteri, alla voce “Venezuela” http://www.viaggiaresicuri.it/?venezuela 

Per situazioni di emergenza, é possibile rivolgersi ai Vice Consolati Onorari competenti per territorio o ai numeri di emergenza del Consolato Generale a Caracas +58 412 2200222, del Consolato di Maracaibo +58 416 6609530 e dell’Ambasciata d’Italia a Caracas +58 414 2723600.
Ricordo anche i recapiti telefonici del Foro Penal de Venezuela per i diritti umani, diretto dall'Avvocato Alfredo Romero: +58 0412 5568211 - +58 0412 5568212 @alfredoromero

Umberto Calabrese
agoramagazine.it

Nessun commento:

Posta un commento